Sabato 5 ottobre Manifestazione di #fermiamoildisastroambientale davanti la raffineria API

Mercoledì prossimo 25 settembre avremmo dovuto essere auditi nella IV commissione consiliare permanente Sanità e Politiche sociali della Regione Marche, richiesta avanzata, non da noi, nel lontano 26 gennaio scorso, curiosamente il giorno precedente la prima grande manifestazione di #fermiamoildisastroambientale.
Ebbene dopo 9 mesi di lunghi tira e molla, inviti disattesi, pause estive, conferme informali e smentite sostanziali, non per nostra responsabilità, questa audizione non ci sarà.
Lasciamo a voi ogni parere circa la responsabilità istituzionale e l’affidabilità politica di quanti, eppure, non perdono occasione di esprimersi pubblicamente sulle note vicende falconaresi, in forma roboante, mimando una politica degli annunci che ormai mina da sé ogni credibilità.
A breve renderemo pubblico in forma puntuale e circostanziata il nostro punto di vista collettivo su quanto di critico e preoccupante è avvenuto nell’ultimo periodo e che avrà ripercussioni nel prossimo futuro.
Per ora, considerando non più confermato l’incontro di mercoledì prossimo 25 settembre, rilanciamo un secondo appuntamento, solo di qualche settimana successivo.

Sabato 5 ottobre dalle ore 15.30 invitiamo tutte e tutti alla manifestazione che si terrà davanti la Raffineria api di Falconara.

Ad un anno circa dal grande presidio davanti la raffineria in occasione della loro celebrazione dei 90 anni “una strada da percorrere insieme”, in cui in centinaia abbiamo interrotto la narrazione finta e capovolta che ci volevano imporre di un territorio pacificato e sottomesso agli interessi del business fossile e dal sistema di potere che lo sostiene.
In seguito ai sempre più frequenti eventi atmosferici estremi che questa volta hanno colpito anche il Comune di Falconara (in particolare la comunità di Castelferretti), oltre a parte delle Marche e dell’Emilia Romagna, la solidarietà non basta, serve urgentemente andare oltre il consueto emergenzialismo, nella coscienza che il cambiamento climatico, unitariamente al selvaggio consumo di suolo, pregiudica la nostra sicurezza e alimenta un sistema sempre più distruttivo.

Pochi giorni prima dall’arrivo dei Grandi della Terra in occasione del G7 Salute che si terrà ad Ancona dal 9 all’11 ottobre stesso, saranno le persone, i movimenti, le associazioni, a prendere la parola e la scena.
È tempo di dire a gran voce che la progressiva distruzione del nostro sistema sanitario corre in parallelo con la crisi climatica e il disastro ambientale in atto in questo territorio, e non solo.

“I procedimenti di riesame dei decreti di MISO (Messa in Sicurezza Operativa) dei suoli e delle acque di falda sono stati aperti dal Ministero al fine di effettuare tutti gli approfondimenti tecnici necessari, volti a verificare se il Modello Concettuale del Sito (MCS) posto a base degli interventi di MISO dei suoli e delle acque di falda è ad oggi ancora valido e quindi” a capire se “i Progetti di MISO approvati sono ancora idonei a consentire il contenimento della contaminazione rilevata nell’area di Raffineria o necessitano di varianti…” in quanto “sono presenti dei parametri nelle acque di falda che prima non erano stati riscontarti come l’azoto ammoniacale e sostanze perfluoroalchiliche (PFASs). L’importanza del MCS è capire i meccanismi di migrazione della contaminazione e l’origine della stessa. Alla luce di queste nuove contaminazioni, è necessario intervenire con una rivalutazione e aggiornamento del piano di monitoraggio;”
Ministero dell’Ambiente 20/12/2023

I promotori di #fermiamoildisastroambientale – 23 settembre ‘24

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