1. Riorganizzare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) laico, umanizzato e interamente a
controllo e gestione pubblica, partecipata, democratica e popolare.
2. Ridefinizione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) non più basato su principi di
aziendalizzazione e privatizzazione ma con la generazione diretta di servizi.
3. Adeguato incremento del finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale con destinazione
esclusivamente al Servizio Sanitario Nazionale di diritto Pubblico.
4. Eliminazione del profittevole meccanismo dell’accreditamento e delle convenzioni con i privati,
con l’immissione nel ruolo della dipendenza di medici di medicina generale, pediatri di libera
scelta e specialisti ambulatoriali convenzionati.
5. Recupero delle strutture sanitarie chiuse per i tagli lineari, inutilizzate e/o abbandonate su tutto
il territorio nazionale.
6. Rilancio delle politiche di prevenzione, a partire da quella primaria, in tutte le attività, nei
territori e nei luoghi di lavoro, partendo da condizioni ambientali ed ecosistemi, reddito, salario,
lavoro, abitazione, istruzione e servizi.
7. Potenziare la rete dei consultori, secondo la L.405/75, che devono essere laici, gratuiti, aperti
alle esigenze di salute e benessere delle donne e delle libere soggettività, senza
discriminazioni di genere, età, fragilità, etnia, cultura, religione, classe, garantendo l’attuazione
del diritto all’aborto, la promozione della contraccezione gratuita e la somministrazione
della RU486 per l’IVG. Precludere l’accesso degli obiettori nel SSN pubblico.
8. Piano straordinario di assunzioni di personale a tempo indeterminato, stabilizzazione dei
precari e reinternalizzazioni del personale e delle attività esternalizzate, abolendo il tetto di
spesa e con adeguati standard normativi di personale.
9. Contratto Nazionale Unico per tutti i lavoratori e lavoratrici della sanità pubblica,
convenzionata e privata, per superare le differenze giuridiche e contrattuali.
10. Eliminazione del numero chiuso universitario compresi i corsi di laurea delle professioni sociali
e sanitarie e delle specializzazioni, formazione universitaria del medico di medicina generale
con adeguamento di strutture, borse di studio e programmi.
11. Abolizione delle Casse e dei fondi privati di sanità integrativa e di malattia nei Contratti
Collettivi di Lavoro Pubblici e Privati e della loro detraibilità fiscale.
12. Rifiuto di ogni Autonomia Regionale Differenziata.
13. Ripristino dell’imposizione fiscale progressiva ed eliminazione del pareggio di bilancio
in Costituzione.
14. Ridefinizione delle attuali competenze tra Stato, Regioni ed Enti Locali.
15. Abolizione di tutti i ticket sanitari, della pratica dell’intramoenia e dell’extramoenia, con
l’esclusività del rapporto di lavoro, azzeramento delle scandalose liste d’attesa, introduzione
nei LEA di tutta l’odontoiatria e delle patologie rare, orfane e invisibili.
16. Per la democrazia e contro la repressione nel SSN e nella sanità esternalizzata e accreditata,
contro la sua gestione verticistica e autoritaria, aggravata dalle grandi dimensioni delle
aziende sanitarie.
Forum per il Diritto alla Salute e Medicina Democratica