4/5 ottobre – Appello per mobilitazioni territoriali verso il No G7 di Ancona

DOBBIAMO OPPORCI. LA SALUTE NON É UNA MERCE

Appello per mobilitazioni territoriali diffuse venerdì 4 e sabato 5 ottobre verso il No G7 di Ancona

16 milioni di abitanti che vivono in questo paese non ricevono cure sufficienti dal Servizio Sanitario Nazionale. La prevenzione e la sanità territoriale sono oramai ad un punto di non ritorno e i dati sono impietosi da nord a sud, anche se il divario, che sarà ulteriormente aggravato dall’autonomia differenziata, tra le diverse regioni è decisamente evidente, con punte disastrose in Calabria e in generale nelle regioni considerate come “Sud Italia”. Le liste d’attesa infinite, per accedere a visite e prestazioni sanitarie sono salite di recente all’onore delle cronache pubbliche come una delle principali cause di rinuncia alle cure. Ciò che forse non è ancora adeguatamente dibattuto è come siano la spia anche di una generale carenza di servizi territoriali di prossimità, nonché uno degli ulteriori fattori che determinano il sovraffollamento dei Pronto Soccorso.

La salute pertanto è una delle prime vittime della messa a profitto di ogni aspetto della vita con conseguenti privatizzazioni e aziendalizzazioni dei servizi pubblici, nonché una delle manifestazioni più serie delle disuguaglianze sociali ed economiche che oramai dominano le nostre società. Lo smantellamento dei servizi sanitari pubblici e la mercificazione della nostra salute non sono ‘incidenti di percorso’, ma il prodotto di politiche mirate che seguono linee strategiche globali e che fanno registrare un’offensiva su larga scala contro la sanità pubblica, a cui si associa una recrudescenza delle politiche volte a tutelare il monopolio delle big-pharma sui brevetti, sulla ricerca e sulle cure.

Le scelte alle quali assistiamo, e che sicuramente saranno ribadite nell’appuntamento del G7 di Ancona, dedicato alla salute, non sono più tollerabili. Il diritto alla critica, al dissenso e all’esercizio dell’opposizione sociale è reso sempre di più impraticabile attraverso norme fortemente repressive introdotte con “pacchetti sicurezza” e legislazioni di emergenza. Con il ddl n.1660, ultimo “Pacchetto Sicurezza” predisposto dal governo attualmente in carica, si mira espressamente a colpire le mobilitazioni a tutela dell’ambiente, della salute, del territorio, del diritto ad un abitare sostenibile e garantito a tutti.

Il percorso di costruzione individuato verso il G7 di Ancona prevede di manifestare venerdì 11 ottobre nella città che ospita il summit, che inizierà il 9 ottobre e terminerà proprio nella giornata di venerdì. La manifestazione sarà preceduta da assemblee, incontri e azioni condivise nei giorni precedenti e su questo ogni realtà territoriale, nazionale e internazionale è chiamata a dare il proprio contributo.

Sarebbe opportuno rafforzare ciò che avviene nella settimana del G7 con qualcosa che si muove anche in forma dislocata sul territorio nazionale. Per questo proponiamo che nelle giornate del 4 e 5 ottobre si svolgano manifestazioni, presidi e azioni sul tema della salute, contro la privatizzazione della sanità, per risposte immediate e pubbliche alle carenze del servizio sanitario, per il diritto alla critica e alla libera manifestazione e che ogni realtà possa scegliere obiettivi e sedi istituzionali dove portare la propria protesta e il proprio dissenso.

Tutto questo si può fare assumendo il logo comune lanciato dalle assemblee preparatorie verso il g7 di Ancona al fine di dare una cornice unitaria alle diverse iniziative. Fare questo amplificherebbe la mobilitazione dell’11 ottobre, peraltro un giorno feriale, e inoltre avrebbe la funzione di estendere la partecipazione, consentendo di segnalare insieme nella finestra temporale e mediatica del G7 Salute, luoghi e siti dove le lotte nei territori sono impegnate o dovranno impegnarsi.

Campagna No G7! Not On My Body!