Adesione Comitato Porto – Città di Ancona

Aderiamo alla campagna “No G7! Not On My BODY”

Nell’aderire all’appello per le mobilitazioni verso il NO G7 di Ancona, il Comitato Porto – Città di Ancona ribadisce la centralità della SALUTE che nella nostra città, oltre ad essere impietosamente mercificata dalla situazione della sanità territoriale, ha un’aggravante che si chiama Porto. Ancona è città portuale e le aree portuali sono quelle più esposte all’inquinamento principalmente dell’aria, senza trascurare l’inquinamento delle acque marine e quello acustico. Grazie allo studio epidemiologico condotto all’interno del progetto PIA (Progetto Inquinamento Atmosferico) presentato nel novembre 2021, la conoscenza generica è diventata conoscenza scientifica. Il PIA ha evidenziato livelli eccessivi di inquinamento della città ben oltre i limiti delle nuove Linee Guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) del 2021 dovuti al traffico navale e a quello su gomma indotto dalle attività portuali, quantificando in 110 morti prematuri all’anno il tributo pagato dai cittadini, con un considerevole aumento percentuale dei decessi nell’area entro gli 800 metri dal porto rispetto al resto del territorio comunale. Tale studio, peraltro, ha varcato i confini comunali di Ancona ed è approdato, grazie al rigore scientifico con il quale è stato condotto, nelle pagine della prestigiosa rivista scientifica BMC Pulmonary Medicine dove è stato pubblicato il 18 ottobre 2023 con il titolo Effetti a lungo termine degli inquinanti atmosferici sulla mortalità respiratoria e cardiovascolare in una città portuale lungo il mare Adriatico[1]

Il PIA ha sentenziato apertamente che la centralina di fondo alla Cittadella, centralina di campionamento nazionale per la città di Ancona, rileva erroneamente gli inquinanti a causa della sua posizione oltre la collina dove giace la città storica e immersa nel Parco della Cittadella. Da ciò deriva che rileva meno 50% di NO2 biossido di azoto e meno 70% di PM10, entrambe responsabili di malattie cardiocircolatorie e respiratorie.  Dal congresso di oncologia di ottobre 2023 che si è tenuto a Madrid è emersa anche una stretta connessione tra polveri sottili e tumori al seno, mentre le statistiche globali dicono che ogni anno nel mondo lo smog è responsabile di oltre 250.000 decessi per adenocarcinoma polmonare, oltre a milioni di morti per altre patologie. L’OMS considera direttamente attribuibile agli inquinanti atmosferici 1/3 delle morti premature dovute ad infarti o ictus cerebrali, malattie respiratorie e tumori polmonari oltre al cancro ai polmoni. Inoltre, diverse ricerche hanno rilevato un legame anche fra aria inquinata e neoplasie di testa e collo (bocca, naso, gola), vescica, pelle e prostata. Le nuove Linee Guida dell’OMS hanno abbassato di molto i livelli degli inquinanti previsti dal D.Lgs 155/2010, perché su scala mondiale si è osservato che al superamento dei già più bassi limiti si osservano effetti sanitari nocivi.

Ma noi in Ancona, con i dati taroccati della centralina alla Cittadella e i parametri del D.Lgs 155/2010, continuiamo a dire che siamo nei limiti di legge mentre nel centro storico che si affaccia sul porto sino al Passetto e più a ovest a comprendere gli Archi, da aprile ad ottobre, con gli arrivi delle crociere e il maggior traffico passeggeri, si vive come dentro ad una camera a gas.

Nonostante tutto ciò, nulla è stato fatto e questo NULLA ci ha fatto alzare la testa e oggi ci fa dire che la salute è un bene primario che va difeso e tutelato prima di ogni cosa. Il nostro Comitato Porto-Città ha fatto del monitoraggio e dell’opposizione al banchinamento del fronte esterno del molo Clementino per le grandi navi da crociera le sue battaglie più ostinate, perché:

  • senza i dati reali del monitoraggio non possiamo dimostrare il reale livello di inquinamento della città, che invece è stato ampiamente dimostrato durante lo svolgimento dei rilevamenti per la redazione del PIA, grazie all’uso di un gran numero di stazioni mobili dislocate in punti strategici della città;
  • senza un adeguato monitoraggio del porto con centraline di tipo industriale, sfuggono al controllo le emissioni in aria delle industrie cantieristiche della ZIPA e di Fincantieri, quest’ultima recentemente condannata dal Tribunale di Ancona per alcuni morti di amianto. Sfuggono al controllo anche tante altre realtà industriali della ZIPA che effettuano lo stoccaggio di sostanze che ignoriamo o che ben conosciamo come nel caso dello stabilimento della SOL S.p.A.[2]
  • senza l’incrocio dei dati tra monitoraggio degli inquinanti, attività del Pronto Soccorso di Torrette, classificazione dei decessi per malattie e dati sulla popolazione derivanti dalle stazioni censuarie, non potremo mai controllare la situazione sanitaria della popolazione, cosa che è riuscito a fare il PIA per il breve periodo dal 2017 al 2019.
  • la costruzione dell’hub crocieristico al Molo Clementino, terra promessa alla MSC dall’Autorità Portuale e dall’allora sindaco Valeria Mancinelli con la Simonella assessore al Porto, aggiungerà nuovo inquinamento e disastro ambientale e culturale poiché il porto Antico verrà irrimediabilmente snaturato per pochi spiccioli rispetto ai danni che produrrà;
  • la costruzione dell’hub crocieristico al Molo Clementino è contraria ai principi della Costituzione e precisamente all’art. 41 della Costituzione laddove si dice “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da arrecare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali ed ambientali”

Per tutti questi motivi il nostro slogan è GIU’ LE MANI DAL MOLO CLEMENTINO perché anticostituzionale, antieconomico, antietico poiché l’inquinamento colpisce meglio gli ignari e coloro che si trovano in condizioni socio-economiche svantaggiate, nel mentre arricchisce i già potenti educando all’ignoranza, togliendoci, insieme alla salute, memoria, bellezza e cultura.

Comitato Porto-Città di Ancona

[1] https://bmcpulmmed.biomedcentral.com/articles?query=395&volume=23&searchType=&tab=keyword

[2] SOL S.p.A. opera nel settore dei gas tecnici industriali e al suo interno sono presenti: impianto di produzione di acetilene a partire da carburo di calcio; stoccaggio di acetilene in bombole, pacchi e scarabei; stoccaggi criogenici di Ossigeno liquido, Azoto liquido ed Argon liquido e circuiti di riempimento bombole; stoccaggio di Ossigeno, Azoto ed Argon in bombole e pacchi; stoccaggio di Anidride Carbonica e circuito di riempimento bombole; stoccaggio di idrogeno e protossido d’azoto in bombole e pacchi; stoccaggio ammoniaca, GPL e gas M.A.P.P24 in bidoni