Il documento conclusivo dell’assemblea ‘Uno Sei Sei Zero – Tecniche e strategie di messa fuori legge dei movimenti e del dissenso’ , il cui testo è stato poi assorbito nella ‘Carta di Ancona’, la dichiarazione finale dell’assemblea generale “Fuori il profitto dalla salute” che si è tenuta venerdì 11 ottobre presso il Cinema Azzurro di Ancona, sempre promossa dalla Campagna Not On My Body.
– Non c’è salute senza libertà
Non c’è salute senza libertà. Ciò è ancora più vero se la salute dobbiamo conquistarla e difenderla con le lotte.
La legge Piantedosi-Nordio-Crosetto è, prima di ogni altra cosa, un atto politico con il quale si dichiara la volontà di precludere ogni spazio di agibilità ai movimenti, al dissenso e alla conflittualità sociale. Carcere, pene, nuovi reati, assolutizzazione dei poteri di polizia, fanno del testo una vera e propria arma puntata contro l’opposizione sociale e volta al perseguimento del passaggio dallo Stato di Diritto allo Stato delle Regole, quelle imposte dall’alto a tutela degli stessi interessi che con il ricorso alla guerra e al terrorismo di Stato mirano a ridefinire a proprio vantaggio gli assetti globali.
La legge Piantedosi-Nordio-Crosetto rappresenta la fase più matura di un lungo processo che si è sviluppato negli anni con la compartecipazione e la corresponsabilità di tutte le forze politiche che si sono alternate nel governo del Paese, portatrici di una visione giustizialista dell’ordinamento e promotrici del paradigma della sicurezza come strumento di cattura del consenso e di disciplinamento sociale. La legge Piantedosi-Nordio-Crosetto tira oggi un cappio già stretto al collo dei movimenti e del protagonismo sociale. Una stretta che non è sufficiente qualificare come “torsione autoritaria”, perché è molto di più, è la messa fuorilegge del “diritto di resistenza” come pratica sociale e politica, come conflittualità non estinguibile nelle maglie delle norme già date, che tutelano l’esistente e soffocano ogni cambiamento che non sia a vantaggio del potere.
Non rinunceremo mai al diritto di resistere, cambiare, costruire altro.
Contro il tentativo di mettere fuori legge i movimenti, il conflitto sociale e il dissenso, esercitare il diritto di resistenza è giusto, necessario, urgente.
Ancona, 10 ottobre 2024
Campagna No G7 Not On My Body